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Quando le MMA incontrano la mitologia: la storia di Minotauro Nogueira

In occasione del suo compleanno ripercorriamo le tappe di Antonio Rodrigo Nogueira, il ‘Minotauro’ delle arte marziali miste

Antonio Nogueira Minotauro

Sono tanti gli atleti e i campioni di MMA usciti dai vicoli delle favelas brasiliane, basti pensare a Charles Oliveira fresco campione dei pesi leggeri, José Aldo e tanti altri. Capita che, aggirandosi in questo labirito di strade e vicoli, ci si imbatta in fighter destinati a diventare leggenda: è il caso Antonio RodrigoMinotauro” Nogueira.

In occasione del suo compleanno ripercorriamo le principali tappe della storia di Minotauro, leggenda e pioniere delle MMA e del Brazilian Jiu Jitsu.

Judo, BJJ e il coma: l’infanzia di Minotauro Nogueira

Antonio Rodrigo Nogueira nasce il 2 giugno 1976 a Vitoria da Conquista, nello stato di Bahia, da una famiglia piuttosto umile: all’età di quattro anni inizia a praticare il judo fino a che, compiuto il decimo anno di vita, non viene investito accidentalmente da un camion. Questo incidente lo terrà in coma per quattro giorni e per ben 11 mesi di ospedale, dove verrà operato e perderà parte del fegato e una costola.

Mesi dopo questo brutto incidente, Antonio inizia a praticare boxe finché non scopre il suo grande amore: il BJJ. Con il Gi Nogueira raggiunge tanti successi e, nel frattempo, scopre le arti marziali miste, disciplina dove gli viene dato il soprannome di ‘Minotauro’ vista la sua foga nel combattimento che ricordava molto l’essere mitologico affrontato da Teseo.

Sin da giovanissimo, Minotauro partecipa in varie promotion brasiliane e statunitense, inanellando molte vittorie che gli varranno la chiamata al PRIDE, organizzazione che ha fatto la storia delle MMA.

PRIDE, gli infortuni e la UFC: la carriera di Minotauro nelle MMA

Nei primi incontri al PRUDE Minotauro trova belle vittorie contro avversari di grande livello, come l’ex campione UFC Mark Coleman, grazie alle quali combatterà per il titolo dei pesi massimi: è il 3 novembre 2001 quando trova, dopo una battaglia di tre round, la vittoria per decisione unanime su Heath Herring, laureandos così campione degli heavyweight.

Difenderà la cintura con successo per ben cinque incontri – tra cui contro Dan Henderson – prima di perderla contro Fedor Emelianenko nel marzo 2003. Dopo questa sconfitta, Minotauro parteciperà al Grand Prix dei pesi massimi PRIDE dove, in finale, incontrerà ancora il gigante russo.

Minotauro (a sx) subisce un overhand da Fedor Emelianenko

Minotauro (a sx) subisce un overhand da Fedor Emelianenko

Dopo un No Contest nella finale, i due si riaffrontano e a vincere è sempre Fedor per decisione unanime. Antonio continua a combattere sconfiggendo veterani e giovani promesse (come Fabricio Werdum) finché non viene chiamato dalla UFC.

Il periodo nella Ultimate Fighting Championship è caratterizzato da tante gioie e altrettanti dolori: dopo la vittoria all’esordio contro Herring, Minotauro vince la cintura ad interim dei pesi massimi contro Tim Sylvia, vittoria arrivata grazie a una sottomissione per ghigliottina.

Subito dopo affronta Frank Mir, suo avversario anche nel reality show The Ultimate Fighter, sempre per il titolo ad interim dei pesi massimi: Nogueira perde per KO alla seconda ripresa, la prima sconfitta in carriera per knockout da parte del brasiliano.

Subito dopo l’incontro con Mir, Minotauro avrebbe dovuto affrontare la leggenda Randy Couture ma, a causa di un’operazione al gomito, dovette rinunciare all’incontro: questo fu il primo di tanti problemi fisici che condizioneranno la carriera del brasiliano.

Fortunatamente il match tra i due si svolse il 29 agosto 2009: Minotauro dominò dal primo all’ultimo secondo Couture, portandosi a casa una vittoria schiacciante per decisione unanime. L’infortunio e i momenti brutti sembravano alle spalle ma, purtroppo, non fu così.

Nogueira (a dx) contro Couture

Credits to: UFC.
Via: Google.

Il suo prossimo avversario doveva essere Cain Velasquez, ma un’infezione da stafilococco fece saltare il match. I due si affrontaro un anno dopo e, come contro Mir, Minotauro perse per KO.

Nel settembre 2010 Nogueira doveva combattere contro Mir, ma un intervento all’anca e al ginocchio sinistro lo costrinsero a rinunciare all’incontro. Dopo la riabilitazione affrontò e vinse contro Brendan Schaub. 

Ottiene la sua rivincita contro Mir il 10 dicembre 2011 in occasione di UFC 140: dopo un match dominato sul piano dello striking, Minotauro prova a finalizzare lo statunitense che, però, riesce a ribaltare la situazione e a sottometterlo tramite kimura. Una sottomissione che spezzerà il braccio di Nogueira, alle prese con l’ennesimo infortunio della sua carriera.

Ritornato dall’infortunio al braccio, Nogueira troverà una vittoria contro Dave Herman nel 2012, tanti infortuni e tre sconfitte consecutive che lo porteranno a ritirarsi dalle scene.

Cinema e Hall of Fame: la vita di Minotauro dopo il ritiro

Messi i guantini nel cassetto, Minotauro si è prestato nel ruolo di attore in vari film e sitcom brasiliane, recitando inoltre con suo fratello nel film ‘I Mercenari’ con Sylvester Stallone. Dopo essere stato il terzo nella storia delle MMA a vincere sia la cintura di campione del PRIDE che della UFC, Dana White ha inserito nel luglio 2018 Antonio Nogueira nella Hall of Fame per la categoria ‘Pionieri’: un riconoscimento che scrive ancor più nella storia delle MMA il nome di Minotauro.

Il primo match di MMA che ho visto è stato Jones vs. Gustafsson 1: da quel momento ho capito che era amore. Il mio fighter preferito? Un mix tra la sfrontatezza di Nate Diaz, il coraggio de 'El Cucuy', l'eleganza TJ Dillashaw e la tecnica di Jon Jones.

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