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Warrior, molto più di un film sulle MMA

Il 4 novembre 2011 usciva in Italia il film che ha consacrato Tom Hardy

Warrior film MMA

Ci sono film che entrano facilmente nel cuore degli spettatori e, quelli che ci riescono più facilmente, sono quelli sportivi: dalla saga di Rocky passando per Il sapore della vittoria, fino ad arrivare a The FighterWarrior, il film per eccellenza sulle MMA.

Uscito tre anni dopo il fenomeno Never Back DownWarrior è molto più di un film sulle arti marziali miste, dove un cast stellare – Tom Hardy su tutti – mettono il lungometraggio di diritto nella classifica dei migliori film sportivi degli ultimi anni. O almeno così pensa la critica.

Nel giorno dell’anniversario dell’uscita del film, cerchiamo di capire perché Warrior è il film d’eccellenza sulle MMA.

Una storia già vista, ma non con questi attori: la trama di Warrior

La storia di Warrior, diciamocelo, non è così poi originale: due fratelli, Brendan e Tom Conlon, non si vedono da anni, precisamente da quando il padre ha mandato in malora la loro famiglia a causa della sua dipendenza dall’alcool.

Brendan, interpretato da Joel Edgerton, è un professore di fisica che che deve pagare il mutuo e prendersi cura delle sue figlie e di sua moglie: per arrotondare decide di fare degli incontri clandestini, facendogli perdere il lavoro. L’unica speranza è partecipare e vincere Sparta, il più grande torneo di MMA dove in palio ci sono cinque milioni di dollari.

Per parteciparvi Brendan chiede al suo vecchio coach Frank Campana – interpretato da Frank Grillo, uno dei protagonisti della serie tv sulle MMA Kingdom di prepararlo per il torneo: con una routine scandita da sparring e note di Beethoven, Brendan è pronto per il grande pubblico.

Al torneo ci sarà anche suo fratello più piccolo Tom, ex marine logorato dalla rabbia: nonostante incolpi il padre di aver distrutto la famiglia e di aver abbandonato lui e sua madre nel momento del bisogno, Tom decide di affidarsi a lui, ex grande allenatore.

Tom Hardy in una scena di Warrior

Tom Hardy in una scena di Warrior Credits to: Sky TG24.
Via: Google.

I due si incontreranno nella finale del torneo dove vincerà solo uno di loro: un successo che, alla fine, è quasi una riconciliazione familiare che altro.

La trama prende spunto da film come RockyThe Fighter, ci mette un pizzico di Shakespeare insieme aun tocco di tragedia greca e amalgama tutto con attori straordinari: Nick Nolte, nelle vesti del padre, tramite le sue espressioni e i suoi sguardi riesce a fare breccia nel cuore dello spettatore che si trova davanti non li padre violento e alcolizzato che ha tormentato i figli, ma l’uomo che sta cercando di rimediare.

Ma il vero capolavoro è Tom Hardy che, con questo film sulle MMA, è entrato di diritto nel cinema dei grandi dopo essersi fatto notare l’anno prima in Inception: non è solo un ragazzo tormentato e pieno di rabbia, ma è un giovane estremamente fragile che, dopo la disfatta del suo nucleo familiare, si sente perso. Tom Hardy dà vita al suo personaggio semplicemente con i suoi sguardi che, oltre a tanta rabbia, mostrano allo spettatore un’enorme fragilità.

Amato dalla critica ma non dal pubblico: perché vedere Warrior

La critica ha amato Warrior sin dal primo istante, inserendolo di diritto nella classifica dei migliori film sportivi, ma il pubblico (soprattutto quello statunitense) non la pensa allo stesso modo: 16 milioni al botteghino contro i 50 spesi, numeri abbastanza deludenti.

Inizialmente il pubblico americano non ha apprezzato la classica storia, chiedendo e sperando in qualcosa di più originale, storcendo il naso di fronte alle scene dei combattimenti, forse troppo crudi per chi non è appassionato di sport da combattimento.

Scene realistiche, attori incredibili e una trama sono gli ingredienti che hanno dato a Warrior la promozione della critica: una promozione che, a dieci anni dalla sua uscita, sta ottenendo dal pubblico.

Per questo motivo Warrior non è solo un film sulle MMA, ma è molto di più.

 

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Il primo match di MMA che ho visto è stato Jones vs. Gustafsson 1: da quel momento ho capito che era amore. Il mio fighter preferito? Un mix tra la sfrontatezza di Nate Diaz, il coraggio de 'El Cucuy', l'eleganza TJ Dillashaw e la tecnica di Jon Jones.

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