
Ci sono atleti che sono entranti nel cuore degli appassionati di MMA e hanno inciso con il fuoco il loro nome nella storia delle arti marziali miste ma, non per colpa loro, non hanno ricevuto il riconoscimento che meritano: è il caso di Frank Shamrock, uno dei migliori atleti della storia UFC considerato solo il fratello minore del ben più noto Ken.
In occasione del suo compleanno vi raccontiamo la sua storia ripercorrendo le tappe della sua carriera.
L’infanzia passata in varie case famiglia e le MMA: l’inizio della storia di Frank Shamrock
Frank Alisio Juarez III – passato al secolo come Frank Shamrock – è nato l’8 dicembre 1972 da una famiglia di nativi messicani: abbandonato sin da piccolo, passa la maggior parte dell’infanzia trasferendosi da una casa famiglia all’altra. La sua vita cambiò quando incontrò Bob Shamrock e sua moglie Dede, una coppia che aveva accolto tra le loro braccia molti ragazzi orfani o con problemi, tra cui quello che diventerà il fratello maggiore di Frank – e leggenda delle MMA – Ken. Si trasferisce così nella casa degli Shamrock a Susanville (California) e, al compimento dei 21 anni, verrà ufficialmente adottato cambiando così il suo nome in Frank Shamrock.
Tuttavia i problemi non finiscono per lui, visto che nel 1990 viene arrestato per furto, accusa per la quale sconterà tre anni e mezzo di carcere: uscito di prigione – complice anche la notorietà del fratello nelle arti marziali miste – inizia anche lui a praticare le MMA.
La sua carriera da professionista inizia il 16 dicembre 1994 quando, in occasione del Pancrase – King of Pancrase Tournament Opening Round vince per decisione unanime contro Bas Rutten: da lì registrerà uno score di 11 vittorie, sei sconfitte e un pareggio nella promotion prima di passare ad altre, tra cui la UFC.
Dalla UFC a Strikeforce: Frank Shamrock diventa The Legend
Il debutto in UFC di Ken Shamrock arriva il 21 dicembre 1997 in occasione di UFC: Ultimate Japan. Il suo avversario è Kevin Jackson, imbattuto e fresco vincitore del torneo dei middleweight – cambiato successivamente in massimi-leggeri – e medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1992. Un avversario di alto rango che, però, non spaventa Frank che vince per sottomissione grazie a un’armbar arrivata dopo solo 16 secondi dall’inizio del match: una prestazione che confermò Frank come maestro del grappling, suo stile di combattimento (clicca qui per vedere il video dell’incontro).
Con la vittoria su Jackson Shamrock conquista il titolo dei massimi-leggeri, cintura che difenderà con successo per ben quattro volte, tra cui contro Tito Ortiz a UFC 22: una vittoria arrivata per TKO dopo una serie di brutali gomitate che, oltre a tenersi la cintura, permetterà a Frank di aggiornare il suo score a cinque vittorie e zero sconfitte nei match valevoli per il titolo.
Quello con Tito sarà anche l’ultimo incontro in UFC, un colpo di scena per tutti i fan delle arti marziali miste. I motivi non si conoscono, ma Dana White – in un’intervista parlò della questione:
“Ho parlato con molte volte: vi farà credere che non abbiamo mai parlato e che odiamo da sempre. È un tipo strano, molto, molto strano. Non riesco a spiegarlo, ma Frank ha qualcosa che non va”
Dopo una breve apparizione al WEC (dove vince il titolo dei massimi-leggeri) fa il suo esordio in Strikeforce, vincendo per KO contro Cesar Gracie: la sua carriera nella promotion registrerà due vittorie e due sconfitte, queste ultime contro il cinese Cung Le – dove si ruppe il braccio – e una arrivata per mano di Nick Diaz.
Il litigio con il fratello e la vita post MMA
Dopo qualche apparizione in Bellator e Rizin – dove ormai non si vedeva più il suo inconfondibile stile fatto di un mix di striking e grappling, Frank Shamrock si ritira dalle scene delle MMA, iniziando ad apparire in diversi film e serie tv, tra cui in un episodio di Walker Texas Ranger.
La sua carriera è stata condizionata dalla nomea di essere il “fratello minore di Ken Shamrock“: ogni impresa e vittoria era messa a confronto con la carriera di Ken con il quale, nel 1998, ebbe un litigio molto duro: Ken accusò Frank di trattare male il padre – anche lui litigò con The Legend -e solo pochi mesi prima della morte di Bob i due si riconciliarono.
Fighter rivoluzionario per l’epoca, a Frank Shamrock non viene riconosciuto il giusto merito e il suo contributo nella storia delle MMA: un atleta che con dedizione e sacrifici ha avuto una carriera brillante, fatta di prestazioni incredibile e di grandi conquiste, cose che la gente gli riconosce, anche senza l’ingresso nella Hall of Fame.
Il primo match di MMA che ho visto è stato Jones vs. Gustafsson 1: da quel momento ho capito che era amore. Il mio fighter preferito? Un mix tra la sfrontatezza di Nate Diaz, il coraggio de 'El Cucuy', l'eleganza TJ Dillashaw e la tecnica di Jon Jones.


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