Marvin Vettori si racconta: “La mia forza? Rappresentare l’Italia”

Il prossimo 17 giugno Marvin Vettori affronterà Jared Cannonier nel main event di Las Vegas. Un match importante per The Italian Dream che, con una vittoria, si avvicinerebbe ulteriormente alla chance titolata: tra un allenamento e l’altro, Marvin è stato ospite del programma Cantera Masterclass, dove ha risposto alle domande dei presenti parlando di cosa significa essere il maggior rappresentante delle MMA italiane nel mondo.

Marvin Vettori: “I sacrifici mi hanno portato ad essere chi sono ora. Combattere per me è questione di vita o di morte”

Diventare un fighter professionista non è semplice e soprattutto non è da tutti, come spiega Marvin Vettori nella sua intervista a Cantera Masterclass. The Italian Dream racconta di come la sua vita è stata condizionata dai sacrifici, però necessari per raggiungere il suo obiettivo:

“È una questione di mindset: mi pongo un obiettivo che poi suddivido in altri più piccoli e lavoro per realizzarli. I sacrifici fanno parte del gioco e sono fondamentali: ci sono delle volte in cui vorresti mollare, ma poi ti ricordi quanto hai fatto e per cosa lo fai e questo ti dà la spinta di andare avanti. Nella vita non mi è stato regalato niente, mai: per me lavorare sodo e fare sacrifici è una cosa normale e necessaria, perché altrimenti non realizzerei i miei obiettivi” 

Trasferitosi giovanissimo a Londra, Marvin è molto legato alla sua famiglia e ai suoi amici più stretti. In carriera non ha mai perso per submission o KO perché, come prosegue nel suo intervento, ci tiene a non smettere mai di lottare, soprattutto di fronte alle persone a lui care:

“Ovviamente mia madre all’inizio non era d’accordo sulla strada che volevo intraprendere, ma penso che a nessuna mamma faccia piacere vedere il proprio figlio tornare dagli allenamenti stanco morto o segnato sul volto. Con il tempo ha accettato la cosa ed è venuta a vedere il mio ultimo match, sono stato davvero felice. 

In ogni match devi sapere usare la testa e leggere i momenti dell’incontro: se poi ti trovi in una brutta situazione lì entra in gioco il cuore ed esce il carattere di una persona. In carriera non ho mai perso per sottomissione o KO perché per me non è accettabile: quando combatto è una questione di vita o di morte, dò il massimo e non mi arrendo” 

Nonostante sia il nostro portabandiera in UFC, in Italia le MMA non sono ancora accettate dalla maggior parte del pubblico per colpa di luoghi comuni e molta ignoranza a riguardo. Tuttavia per Marvin Vettori la forza che lo spinge ad andare avanti e a cercare di raggiungere obiettivi sempre più grandi è il rappresentare la forza del nostro Paese:

“In Italia additano le MMA come uno sport troppo violento ma poi non si dice niente quando i calciatori si insultano, si menano in campo o fanno scenate quando subiscono fallo. La gente ora sta capendo un po’ di più cosa sono le MMA e cosa rappresentano, ma ho iniziato da solo e continuerò da solo se devo farlo. Purtroppo in Italia lo sport non è visto come un possibile sbocco lavorativo: un ragazzo negli Stati Uniti sa che potrà portare il cibo in tavola grazie allo sport, da noi – a meno che non fai il calciatore a livelli altissimi – sono davvero poche le occasioni concrete. 

Portare il tricolore e rappresentare l’Italia e il suo spirito combattivo è la mia forza” 

Un’energia che Marvin metterà nell’ottagono il prossimo 17 giugno, dove ci sarà anche l’energia di tutti gli italiani.

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